Nell’epoca post-industriale che sta attraversando l’Italia del XXI secolo, assistiamo ad un abbandono progressivo di tutte quelle aree, comprensive di stabilimenti, edifici, facilities, una volta funzionali al contesto economico e sociale del precedente secolo, ed ora non più adatte all’uso per le quali erano state istituite.
Non si tratta semplicemente di un mero fenomeno urbanistico o aziendale; tali dinamiche investono anche pesantemente il tessuto demografico ed hanno un forte impatto sulla popolazione circostante e sulla vita quotidiana delle persone coinvolte.
Tutte le volte che siamo passati a fianco di una di queste aree ci è sicuramente sorta la domanda: “Ma cosa pensano di fare di questo fabbricato? Quanto spazio e cemento sprecato!”.
In realtà la risposta non è così semplice come sembra. Vi sono molteplici fattori che devono essere compresi e quantificati. Alcuni troppo complessi anche per molti “tecnici”, per cui lasceremo a più elevate competenze le valutazioni di merito.
L’aspetto che secondo noi è essenziale comprendere è che comunque, in molti casi, si tratta di pezzi della nostra storia, di muri che magari hanno racchiuso sogni, sacrifici, intere vite di persone, di chi siamo stati. L’uso che ne verrà fatto oggi ci dirà invece chi siamo e soprattutto chi saremo. Per cui la domanda da farsi è: ma siamo veramente sicuri che siano ormai superati? Siamo sicuri che le forze che li hanno costruiti siano veramente estinte? Oppure a volte invece basta “riscoprirle”? Qualsiasi deficit generazionale non può riguardare i bisogni essenziali.
Un perfetto esempio locale di queste dinamiche è il Centro Torri, in via dell’Industria n. 1 a Torri di Quartesolo, alle porte della direttrice verso la parte est della città di Vicenza: un complesso immobiliare di oltre 42.000 mq che ha rappresentato l’esempio delle eccellenze locali in ambito bancario, finanziario e direzionale per oltre due lustri. Anche se le sue vicissitudini non sono state tra le più semplici, l’idea di base è rimasta affascinante e, a nostro avviso, molto attuale: fornire ai migliori professionisti, alle migliori e più influenti menti, ai migliori impiegati un luogo dove poter creare sinergie e dove i servizi siano realmente funzionali al perseguimento del business e del miglioramento delle persone.
L’attuale proprietà intende perseguire con coraggio questa direzione, riqualificando interamente il complesso, ma mantenendone la filosofia e la struttura, adeguando al XXI secolo una istanza senza tempo, ovvero quella di poter lavorare meglio, con più produttività, per migliorare tutto quello che ci circonda e ci riguarda. Spazi direzionali, auditorium, reception, concetto di open-space collaborativo e mind-oriented, facilities a portata di mano, sicurezza: tutto questo è stato e sarà il Centro Torri. Lo trovate obsoleto?
Noi crediamo di no. Questa area rinascerà e consentirà ai soggetti economici di usufruire di tutto quello che potrà servire per migliorarsi e per migliorare. Se volete maggiori approfondimenti sul Centro Torri e sulla possibilità di fare parte di questo affascinante progetto, siamo a vostra completa disposizione per ogni informazione al riguardo.
Giuliato&Battistin è il partner incaricato dell’affitto di spazi direzionali e commerciali all’interno del Nuovo Centro Torri. Vi aspettiamo.