AFFITTO O ACQUISTO. Cosa scegliere e perchè

La scelta che affligge ormai le generazioni più giovani, quando iniziano a creare una nuova famiglia, è sulla scelta tra l’acquisto e la locazione dell’abitazione che vedrà l’inizio della loro vita familiare. I nostri nonni non avrebbero avuto dubbi in merito: ammesso che si disponga di una somma sufficiente per poter ambire ad un immobile, è necessario farsi avanti senza indugio per garantire sempre un tetto alla nuova realtà di vita che si sta sviluppando; ma oggi, in un mondo in cui il lavoro si sposta di città in città, si perde, si cambia, si sceglie in base alla remunerazione e non alla stabilità contrattuale, la scelta è veramente complessa e soggettiva.

AFFITTO: UNA SCELTA FLESSIBILE CHE SI PLASMA CON LE ESIGENZE

Il contratto di locazione giuridicamente ha una definizione ben precisa: il locatore si obbliga a far godere al conduttore un bene immobile, per un certo tempo, in cambio di un corrispettivo di denaro. Quando non si dispone di una somma di denaro cospicua, l’affitto sembra essere l’unica soluzione possibile; in caso contrario, tale opportunità potrebbe essere dettata da una scelta di vita all’insegna del carpe dieme destinare il proprio denaro per altre attività piuttosto che dover far fronte a rate del mutuo per almeno vent’anni. L’affitto infatti permette una maggior versatilità circa gli eventi della vita: nel caso in cui la famiglia si allarghi la facilità di cambiare casa per trovarne una più grande sarà maggiore; lo stesso principio vale per un obbligo di trasferimento lavorativo presso un’altra città: basterà dare disdetta alla propria abitazione e nel giro di tre o sei mesi, essere liberi da tutti i vincoli contrattuali annessi. In caso di mutuo tutto questo non sarebbe possibile, se non attraverso la vendita dell’abitazione. Altra condizione potrebbe essere quella che negli anni il quartiere, scelto per la propria locazione, subisca un degrado e che quindi diventi necessario scegliere una soluzione abitativa più sicura per i propri cari: basterà solo una lettera raccomandata per avere la libertà di scegliere la prossima casa nel giro qualche mese.

L’affitto però presenta in compenso anche alcuni svantaggi: i canoni di locazione sono da ritenersi “a fondo perduto” poiché andranno versati mensilmente per godere di un bene che in nessun modo sarà successivamente rivendicabile. In aggiunta a questa precarietà, si somma la questione che anche il locatore è autorizzato, nello stesso modo, a recedere dal contratto alla sua prima scadenza e quindi a non permettere il tacito rinnovo dopo quattro anni in caso di contratto a canone libero (4+4) e dopo tre anni in caso di canone agevolato (3+2); sarà sufficiente, anche per il locatore, una lettera raccomandata sei mesi prima del rinnovo tacito del contratto di locazione, indicando le motivazioni previste dalla legge (rinegoziazione del canone, demolizione del fabbricato, destinazione ad uso familiare dell’immobile). Infine, se il conduttore dovesse avere la volontà di rinnovare o ristrutturare l’immobile, dovrebbe farlo cosciente che le migliorie, nel caso non fossero rimovibili, dovrebbero rimanere nell’appartamento locato senza la pretesa di un rimborso da parte del locatore, a meno che non esita un accordo precedentemente stipulato a regolare il rimborso o la volontà da parte del proprietario dell’immobile con relativo rientro delle spese sostenute dalla parte conduttrice.

ACQUISTO: TANTI SACRIFICI PER LA CASA DELLA VITA

Questo sembra un buon momento storico per acquistare casa: dopo il significativo momento di crisi che ha investito l’Italia negli scorsi anni, la nostra provincia si colloca a più di trequarti verso il podio nella lista delle province italiane con maggior ripresa nell’ambito immobiliare; ci sentiamo in grado di confermare questo dato nonostante la crescita per nessuna zona del nostro paese si sia ancora verificata al 100%. Quindi si, è un buon momento per acquistare ed è un buon momento per vendere ed accaparrarsi, di conseguenza, una soluzione abitativa di maggior pregio al prezzo più adeguato, per aumentare il capitale ed avvicinarsi, se non cercare di raggiungere il più possibile, la concezione di casa per la vita. C’è da dire, inoltre, che se il mercato delle compravendite e dei prezzi è calato, ad essere sicuramente arrivato a livelli esponenziali è quello dei prezzi per le locazioni: la richiesta è molto sostenuta, gli immobili a reddito da locare sono in proporzione numericamente molti meno. La conseguenza è un incremento dei canoni di locazione e quindi, se si vuole, la “perdita economica” per il conduttore è assai sostanziosa. Concentrandoci per qualche riga ancora sui vantaggi dell’acquisto, oltre a quelli già indicati, finito di pagare il mutuo sull’immobile, l’abitazione diventa a tutti gli effetti di proprietà ed ogni mese sarà da preventivare solo la spese vive di manutenzione, oltre al fatto che tutte le migliorie che si deciderà di eseguire saranno solo dettate dalla propria volontà e rimarranno al proprio esclusivo vantaggio.

CONCLUSIONI

La scelta su cui ci stiamo dilungando, sembra sempre più una questione prettamente personale e forse è altrettanto giusto rimanga tale; esistono molti fattori che possono determinare la propensione verso l’una o l’altra direzione. Vi invitiamo inoltre a considerare anche alcune soluzioni “ibride” come il “RENT-TO-BUY”: Giuliato&Battistin è agenzia specializzata nella redazione di questo tipo di contratti, che fondono insieme le caratteristiche della locazione (o meglio godimento) e della vendita. Contattateci se avete bisogno di maggiori dettagli!